San Valentino

“Canzoni che parlano d’amore… … perché alla fine dai, di che altro vuoi parlare?”

Su misura
Abiti su misura Franco Montanelli

da “Canzone contro la paura” di Brunori Sas

È difficile trovare qualcosa di originale da dire sull’amore.

Quanti film d’amore abbiamo visto, quante canzoni abbiamo sentito? Migliaia di libri scritti, di poesie, di tragedie a teatro e nei quotidiani, di biglietti nascosti nei cioccolatini. Di quadri e sculture. Persino i ponti e i loro lucchetti raccontano storie d’amore.
Ma forse non si esprime al meglio l’amore mettendogli le catene, e nemmeno rinchiudendolo in un giorno all’anno. Love is in the air, cantava John Paul Young, e allora dovremmo cercare di respirarlo tutti i giorni, anche quando non c’è esattamente aria di San Valentino a proteggere gli innamorati.

Franco Montanelli Bespoke
Made in Lucca

Scriveva Michael Quoist:

L’amore non è già fatto, si fa.
Non è un vestito già confezionato,
ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento chiavi in mano,
ma una casa da concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.

 

 

Non si trova al banco del supermercato, non è una busta di insalata già lavata, ma un orto, da coltivare, curare e concimare, con costanza e dedizione.
Non è una canzone già scritta, pronta da ascoltare, ma musica da scrivere insieme, a volte da suonare in concerto; a volte rimane un duetto, e altre, tutta per noi, un assolo.
Non è un film già visto, ma una trama che si sviluppa quotidianamente, una sceneggiatura da scrivere giorno per giorno.
Non è solo San Valentino, ma 365 giorni l’anno.
Quindi buon amore, tutto l’anno, e anche il 14 febbraio!

Franco Montanelli Bespoke
Lupercali: alle origini di San Valentino

Curiosità

La festa di San Valentino ha come antenato il Lupercali, festa celebrata nell’Antica Roma il 15 febbraio. Nata come rito di purificazione del gregge, si estese in seguito anche alla popolazione, e comprendeva cerimonie di purificazione e riti propiziatori di fecondazione simbolica.

La festa si svolgeva davanti al Lupercale, sacra grotta ai piedi del Palatino, e prevedeva due fasi. Nella prima, all’interno della grotta venivano sacrificati una capra e un cane in onore di Luperco, antico dio latino, mentre le vergini Vestali offrivano pane fatto con grano delle prime spighe della passata mietitura. In seguito, due giovani adolescenti (i luperci) venivano “battezzati” sulla fronte con il coltello bagnato del sangue dei capri immolati. Quindi gli animali venivano scuoiati, e i luperci ne indossavano le pelli, da cui venivano ricavate anche due strisce di cuoio. I giovani dovevano poi correre intorno al Palatino percuotendo con le fruste ricavate dalle pelli la terra e le donne che si “offrivano” per essere simbolicamente fecondate.

Nel 496 dc, papa Gelasio I fece sopprimere la festa pagana e la sostituì con l’attuale San Valentino. Valentino era stato vescovo di Terni e professava la fede cristiana nell’epoca delle persecuzioni nel sacro romano impero. Accadde che non solo convertì un filosofo romano al cristianesimo, ma sposò anche una coppia di giovani innamorati, andando contro l’editto dell’imperatore Claudio II, che aveva vietato ai suoi legionari il matrimonio con le fedeli cristiane. Per questo il vescovo fu giustiziato, il 14 febbraio. Nel 496 papa Gelasio lo fece santo, istituendo l’anniversario della sua morte come ricorrenza per celebrare il protettore degli innamorati.

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(testo Anna Tongiani)